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"Non ho fatto volantini e i margini sono rimasti gli stessi"

Alessandro Zanatta gestisce col padre un punto vendita in provincia di Treviso

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C’è vita oltre il volantino? C’è speranza oltre la pressione promozionale? Fino a qualche tempo fa la risposta dei soloni, dei supermegamanager (a qualche centinaio di migliaia di euro l’anno a prescindere dai risultati) e dei sotuttoio, era senza appello: assolutamente no. Chi si azzardava a mettere in discussione il ruolo salvifico del volantino sarebbe stato condannato alla dannazione eterna. E se quel tapino era un rivenditore di piccole o medie dimensioni, non se ne parlava neppure: era già defunto prima ancora di provarci. Poi qualche certezza ha cominciato a incrinarsi, qualche bilancio ha cominciato a sputare sentenze, qualche azienda ha cominciato a chiudere i battenti. Fino ad arrivare a fine 2016 quando per trovare un operatore soddisfatto dei risultati portati a casa si avevano le stesse probabilità di incontrare i marziani. 

“Allora credo di aver incontrato un marziano”. Chi parla è Alessandro Zanatta (foto), che insieme al padre gestisce un punto vendita a propria insegna di 700 mq (e 2,5 milioni di fatturato) in quella marca trevigiana indubbiamente benestante e operosa. 

In che senso, Zanatta? “Nel senso che non ho speso un euro in volantini ma i margini sono rimasti gli stessi”.

Soddisfatto, allora? “E me lo chiede? Da un anno e mezzo non facciamo operazioni promozionali e fino a metà dello scorso anno ho provato tenere d’occhio i volantini in circolazione. Poi ho lasciato perdere e mi sono limitato a proporre il prezzo suggerito dalle aziende. E tenga conto che attorno a me ho un sacco di concorrenti agguerriti, compresa quella Ires che tutti sanno riuscire ad avere sul territorio sempre il prezzo migliore”.

Allora siete dei maghi. “Per niente. Facciamo solo il nostro mestiere, che non è vendere prezzi bensì prodotti, individuando quelli giusti per ciascun cliente. E allora il prezzo sarà a sua volta automaticamente giusto. Alle spalle possiamo contare sulla nostra centrale acquisti Cove di Vicenza che ci garantisce griglia sempre a terra, prezzo di acquisto molto concorrenziale e punta molto sul servizio. Poter avere l’approvvigionamento di merce entro 24 ore dall’ordine è di inestimabile valore. Il settore dell’incasso è cresciuto del 27%, e per noi questa è stata una benedizione. E’ crollata l’elettronica, ma francamente non sono preoccupato più di tanto”.

E il futuro prossimo la preoccupa, Zanatta? “Guardi, credo che un 2017 con una pressione promozionale uguale a quella del 2016 sarà insopportabile per molti operatori. E forse qualche segnale incoraggiante in questo se lo sto cogliendo. I saldi, quest’anno, non sono stati violenti come quelli di dodici mesi fa”.

 

 

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